martedì 21 dicembre 2010

paralleli

conosco il reame
percepito tra umide lenzuola
consapevoli
inconsapevolmente
che sono i sogni
ad avvelenare il reale

in fondo qual e' la colpa del sole
il parallelo lo rende inverno

domenica 12 dicembre 2010

after

sebbene la realta' mi scivoli dentro
riempiendo gli angoli stirati a vapore
e le tasche dei jeans
come vecchi scontrini sbiaditi
piccoli stralci di impronte
sussurrano recalcitranti
(li ingoio all'ora del the)
vorrei SentirTi
ma ne' rimuggine di pensieri
piu' delle parole stracciano le ali

i calzini bucati
insieme ai sogni perduti
hanno lo stesso candeggio

martedì 30 novembre 2010

18:10

nell'attesa
ogni secondo risuona
come un frastuono
squassato nel petto
scricchiola
qualcosa che va in frantumi
ogni piccolo pezzo
lavorato con lo scalpello

mi chiedo se i ragni
ricuciranno tutti i pezzetti
mi chiedo se il disegno
sarà uguale

sono venti minuti
e poi c'è il silenzio

...e forse la neve.

venerdì 12 novembre 2010

legato

(and the little white dove
made with love
made with love
made with glue and a glove and some pliers)

respiri
mesciati alla musica
evaporano
sfumano i contorni
di ogni cosa intorno
compresa me

i confini si annullano
dove tutto è acqua
la corrente smuove
muove
e si muove...

...lascio che sia.

martedì 9 novembre 2010

"Mi sento" cominciò Shadow "come in un mondo con una logica tutta sua. Con regole proprie. Come quando sogni, e sai che ci sono regole che non puoi infrangere. Anche se non sai che cosa significhino. Seguo la corrente, capisci?"

(Neil Gaiman, "American Gods")

sabato 6 novembre 2010

5 novembre

...in fondo un pò invidio gli alti e i bassi, sembrano sinonimo di una normale quotidianità, mentre io sono sintonizzata sui bassi, talmente bassi da essere bassifondi - e cosa potevo sperare visto il mio metro e coda di cavallo (per me i Vatussi hanno la testa tra le nuvole), che figuriamoci come si presenta quando ho un diavolo per capello e la casa è umida tanto che i funghi crescono sulle pareti (almeno porcini si spera), mi chiedo, sarebbe meno umida se fossi alta e magra e la vita fosse un pò più mia?... mia tua nostra, no, almeno vostra grazia vogliate perdonarmi se mi sforzo di sorridere un pò, ma voi vi alterate perchè sembro troppo contenta.
Se devo essere proprio sincera, l'ultima volta che sono stata Contenta credo di non rimembrarmela (ma si può coniugare così?), volendo potrei associarla a qualche ricordo d'infanzia che non ricordo più, così a caso facciamo quando ho mangiato lo zucchero filato. Non capisco perchè ancora mi piaccia, è terribile come lasci le dita a mò di carta moschicida, per la festa dei moscerini di paese... e ne avrei di racconti sui moscerini del mio paese d'infanzia... però oggi è il 5 novembre (pardon, siamo già al 6, ma questo è il racconto del 5). Ed io me lo ricordo ancora, ricordo ancora l'immagine come un quadro di Caravaggio, con quei colori incredibilmente veri da sentirne persino l'odore. E ancora mi colpisce. Mi fa lo stesso effetto...
...così...
...avrei voluto, almeno oggi, che ci fosse stata una piccola festa nel mio cuore. Ma poi c'è il minestrone quotidiano e soprattutto bisogna stare attenti a non sostare sotto le porte, fa nulla, è divertente addobbare manichini dagli occhi sognanti- al gelo- e però mi piace davvero, anche se sembra triste detta così, perchè l'inverno comincia a farsi sentire e siamo tutti un pò più tristi, in verità.

Sono seduta nella sala d'attesa di una stazione ed al binario 8 ci sono ritardi e qualche volta troppe pretese... pretese dimentiche che nelle sale d'attesa sostano sospiri e desideri e speranze dalle ali cangianti, fatine che scorazzano e litigano per le briciole con i piccioni, qualche brivido per il freddo imminente e ossa che scricchiolano per i dolori degli anni passati... e c'è tanta pazienza, tanta perchè l'amore esiste (e resiste) ancora, perciò i ritardi possono essere sopportati, finchè si ha il coraggio di sognare e di crederci un pò più di ieri. Un pò meno oggi, ma un pò di più domani...
Esattamente un anno fa.
Ecco perchè non si smette e si resta qui, a prendere il gelo e l'umido, pensando al vento ed alle nuvole, stagliate contro il cielo, in alto sopra il mare.

(dedicato a quel sogno improbabile e bellissimo)
(buon 5 novembre)

giovedì 4 novembre 2010

per chi resta

ci si chiede cosa si provi
o che colore abbia
in realtà è una sfumatura...
canta l'altoparlante in una stazione
canta numeri
canta luoghi
strascichi d'anime e bui
nei corridoi della notte e dell'addio

ascolto
ascolto quel sogno
fatto di velluto rovente
e lascio che mi bruci
che avvolga
che divori
prima che la brina
riempia i vuoti del cuore
prima che il viaggio
porti via quell'arcobaleno
tutti i suoi suoni
lontano

...ed i desideri
restano imbrigliati nel petto
memori di quei giorni
ebbri di quei colori
ancora vivi
nel tempo che manca
che mi manca...

(troverò la strada?
una foglia d'autunno mi è caduta tra le mani
calda del ricordo di un giallo
che ha tanto inseguito il sole)

accenti

Perchè le foglie d'autunno
suggeriscono il mare
l'andare di un treno
ne porta l'odore
nel colore dell'aria d'inverno
ancora solo annusato

il grigio delle ali di un gabbiano
(immagine dell'attesa)
tarda
ha smarrito il cammino

(...il via vai dell'inferno che si imbuca ad ogni festa
è dato dal non voler indossare quei maledetti occhiali rosa
pur non addicendosi il grigio alla mia carnagione...)

giovedì 10 giugno 2010

Nel

La notte tesse
tessere per mosaici

pensieri ritorti
nei risvolti della realtà

che sta in quell'andatura
un pò sbronza all'alba
e che fa male alle ossa.

(la notte cuce ciò che l'alba scuce)
(viceversa)

martedì 8 giugno 2010

crasi

Ricordati di buttare il sale
sotto a quelle ruote
di quella bicicletta
mentre chiazzata di blu
con un dito toccavi l'asfalto
con l'anima il cielo

Spargilo bene
all'interno di quelle crepe
divorate dal rosso
aperte dal precipizio
scucite dall'odore dell'estate
che si mescola dentro

fuori e intorno
contro una sagoma nera
attraverso bianche tende
sopra i sassi roventi
nelle notti che nuotano nell'alcol
dietro gli angoli della memoria
e gonne bianche e scalze
appese a delle lenzuola
divise con acari sazi di pelle
e pelle e pelle e pelle
e fiato
sospiro
orgasmi
passati
presenti
futuri
reiterati nello stesso istante
ed in lungo
maledetto
bastardo
mai pago
perchè...

Ricordati di mangiare il sale
ma non metterlo
sulla lingua, no
sotto
proprio sotto
la via più veloce
per il cuore.

venerdì 4 giugno 2010

non lo è mai

non è abbastanza
forse non lo è mai

la verità
che non nascondo e chiedo
-manifesto intellettuale-

ma è un boomerang
finisce sempre per tornare indietro
alterata dalla stratosfera

(sulla faccia.)

(ci vuole un pò di allenamento)

sabato 22 maggio 2010

Mi è stato regalato... un pensiero unito alla musica... in onore della teoria delle stringhe, secondo cui l'universo è costituito da corde sottilissime che vibrano... in onore della Musica, che ci permette di SENTIRLO, quell'universo...
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giovedì 20 maggio 2010

nel mezzo che non so

Se ci fosse e se potessi
sarei nei pressi di un fiume
nel sole e... in quello specchio che si crea

la corrente che scorre
che porto dentro me
-così sarei lui
semplicemente-

ma è alla foce
il mio indirizzo
dove il tempo
lo spazio
non ha bussola
il sale
del mare
per un attimo
arretra
e sa
di essere parte di qualcosa
di quel momento
fuggevole
che apre la coscienza
come alcune essenze
o l'ebbrezza
nel bere colori e sapori
mescolati
ed indefiniti

in quell'attimo in cui il cielo
è dentro e sopra
in quel vento
che fa galleggiare le nuvole...


(...)

( se ci sono "modi" ed il "mio" è sempre "inadeguato"... non lo è verso me stessa...
Il bilico dentro/fuori presuppone il compromesso... e lacera.)

mercoledì 19 maggio 2010

non impermeabile

le crepe si aggrovigliano
su quei muri
di quelle stanze
sempre più vuote

-tranne che per la sabbia estiva
così ostinata
i rimasugli dei fili
che legavano le conchiglie-

l' Amaro
è penetrato
attraverso
così in fondo
radicato
il peso
dell'esterno
spinge...

...e -lentamente-
mi piego

un origami
di cartapesta

(non so dargli un nome
a quel vuoto che
spesso
riempie il mio sottosuolo)

domenica 16 maggio 2010

E se...

Chissà
cosa dicono
o pensano
quelle labbra dischiuse

una piega della memoria
(rubata a chi sa)
in cui gli orli di seta
sono istantanee di sensazioni
racchiuse
e
confuse
in un improbabile
se...

(odorano non di vento, ma di notte, luna e vino?)

Gli introvabili sognatori

(O forse siamo più
Improbabili...)

improbabilmente veri...
...però...

lunedì 10 maggio 2010

(nel mio quasi Dicembre)

[La pioggia le ha fatte cadere tutte quante

e dovresti sfogliarlo anche tu

è Novembre non vedi

il giallo umido sta sulle strade

non è un letto di morte...]

Sono le parentesi, a dare un senso a ciò che siamo?
Ho appuntato un asterisco tra le righe...
...continuo a perderli...
...semplicemente perchè non so cucire.

venerdì 30 aprile 2010

twinkle

piccoli demoni
portati dal vento
carico di certi odori
forse in frammenti così piccini...
sembrano picchiettati su un piano
e cantati su un filo di pelle
ma vissuti mai
ed immaginati sempre
scorrere
correre...

ma sai che il grano
non è poi così giallo
i riflessi sui capelli
sono rossi
è tiepido
soffia
senza vento
senza amore
e poi

in fondo
a quell'emozione
attraverso
quelle note

vorrei che le sentissi
anche tu

...

sabato 27 febbraio 2010

Sweet Madness...

Quel dolcissimo buio blu... era solo mio... era mio e l'ho amato e poi... non dimentico. Rivivo, non rinnego... Non tornerà, ma ricorda come a volte... il tempo si ferma davvero... resta tutto sospeso, appeso... ed il respiro della persona che ti sta vicino è l'unica cosa per cui senti di poter esistere, resistere... fuori nulla, dentro... l'infinito.

Sweetness, blue darkness...
...sweet madness...
...goodbye.

Soffia.
Sui petali che si aprono...
...soffia.
Tra macchie di margherita e cielo oltre il mare, oltremare...
...ancora, soffia.
Quella chiave antica, sotto le radici... pensavo fosse perduta!
L'ho ritrovata...

(il solletico dell'erba sotto i piedi... come quando ero bambina... e correvo scalza!
Salta nelle pozzanghere e guarda tutto a testa in giù, come un tempo Alice fu...)

domenica 21 febbraio 2010














Non ha nulla a che vedere con le mie "poesie"... (o come più vi aggrada etichettarle), ma questo è il cane più dolce dell'universo e si chiama Zeus. Come il re degli dei... è il cagnone dei cagnoni. Svariati Kg di dolcezza pelosa. Occhi capaci di far concorrenza all'innalzamento della temperatura per lo scioglimento dei ghiacciai. Ed è un mio amico.

Tutto qui.
Oggi dormiva dentro la vasca da bagno.
Non ho resistito e nonostante il mio grezzo modo di far fotografia ( e gli ancor più grezzi mezzi che ho a disposizione)...



...ho fatto numerosi scatti... ...che posizione "comoda"!
BELLISSIMO.

lunedì 8 febbraio 2010

Saturno

mentre scorrono
e tutto dovrebbe essere
come un filo di perle
ponderate e misurate
-musicate-
più sotto la pelle
fa i suoi giri a spirale
i suoi sussulti
confondono
-rincorrono-
nuvole ad onde
e forse lucciole
riflesse nell'acqua
di giorni assolati

...


(è un'orchestra
ma ogni musicista
vuol essere solista...)

giovedì 4 febbraio 2010

(ri)Sentimento

Dentro una zuccheriera
una zuccheriera a forma di zucca
-buffa sì-
che dovevo decorare un tempo
("chissà se riesci a rendere quell'effetto" mi disse)
ci sono frammenti di spazio tempo
odorano e poi
su un biglietto di carta
"grazie magica voce"
( un'iniziale)

Lo nascose e poi lo nascosi io
di modo che venisse trovato due volte



Il motivo per cui
dopo la prima sciarpa
dissi basta
vedi come si ricomincia?
solo un buco nella maglia
ed è un attimo
ri(s)cucire
riaprire
ri-sentire
di nuovo quell'orlo

quell'orlo d'abisso

(tutto sa di sale)

domenica 31 gennaio 2010

(per certi versi)

E se le avessi detto di smetterla con quella tortura alle sue mani, quel suo mangiarsi le unghie, con le ferite che inevitabilmente poi si formano e con quel freddo, che tanto le rende fragili e rosse?
Le avrei messo del pepe. Sì, pepe nero, sulle dita. Io, giuro, l'avrei fatto.

Lo faccio, nei pensieri, di tanto in tanto... cullandomi nel sogno delle tutte (quasi) possibili conseguenze...
Nella realtà... ci sono limiti, per certi versi, invalicabili. O forse, per certe circostanze.

(o forse ruoli, o vincoli, o... oh! dannazione...)

mercoledì 27 gennaio 2010

Sshhh... sulle punte...

[Ma le etichette non si mettono ai vestiti? A me piace camminare nel fango... perchè è quando ci si sporca, che si vive...]

Tra più soffi di nebbie
seppur smarrita
l'argentea Luna filtra...
...candidi fili afferrano
quei lembi di fumo
sottili...

(capita di perdersi, alcune notti, ad osservare, languidamente, questa danza antica)

Confusa e conFusa
di gatta e di matta...

lunedì 18 gennaio 2010

(un'idea di nostalgia?)

Mi piaceva sognare di poter fare una chiacchierata con lei e parlare di tante cose, come due vecchie amiche, e mi accontentavo di questo... di qualche parola davanti ad un caffè, mentre distrattamente sognavo che fosse la sua pelle quello zucchero che ne toglieva l'amaro... non potevo avere nient'altro... ed era semplicemente tutto ciò che desideravo. E' così amaro, il mio caffè...

mercoledì 13 gennaio 2010

In mezzo a questo (r)Umore

che poi è come se la rosicchiasse
-quella parete, intendo-
(parentesi)
dattilografata dalle ombre
_sussurrata_
alle viscere
mentre percepisco
vibrazioni dense e basse


in mezzo a questo c'è
(stato)
un profumo
viene da una finestra
_percepita_
quando risuona nel petto
un violino
la si guarda
(attraverso)
e si può vedere

E' un istante...
E c'è...

Ciò che la mia mano non osa toccare
e che incautamente
il mio cuore
può
solo

(...)