conosco il reame
percepito tra umide lenzuola
consapevoli
inconsapevolmente
che sono i sogni
ad avvelenare il reale
in fondo qual e' la colpa del sole
il parallelo lo rende inverno
martedì 21 dicembre 2010
domenica 12 dicembre 2010
after
sebbene la realta' mi scivoli dentro
riempiendo gli angoli stirati a vapore
e le tasche dei jeans
come vecchi scontrini sbiaditi
piccoli stralci di impronte
sussurrano recalcitranti
(li ingoio all'ora del the)
vorrei SentirTi
ma ne' rimuggine di pensieri
piu' delle parole stracciano le ali
i calzini bucati
insieme ai sogni perduti
hanno lo stesso candeggio
riempiendo gli angoli stirati a vapore
e le tasche dei jeans
come vecchi scontrini sbiaditi
piccoli stralci di impronte
sussurrano recalcitranti
(li ingoio all'ora del the)
vorrei SentirTi
ma ne' rimuggine di pensieri
piu' delle parole stracciano le ali
i calzini bucati
insieme ai sogni perduti
hanno lo stesso candeggio
martedì 30 novembre 2010
18:10
nell'attesa
ogni secondo risuona
come un frastuono
squassato nel petto
scricchiola
qualcosa che va in frantumi
ogni piccolo pezzo
lavorato con lo scalpello
mi chiedo se i ragni
ricuciranno tutti i pezzetti
mi chiedo se il disegno
sarà uguale
sono venti minuti
e poi c'è il silenzio
...e forse la neve.
ogni secondo risuona
come un frastuono
squassato nel petto
scricchiola
qualcosa che va in frantumi
ogni piccolo pezzo
lavorato con lo scalpello
mi chiedo se i ragni
ricuciranno tutti i pezzetti
mi chiedo se il disegno
sarà uguale
sono venti minuti
e poi c'è il silenzio
...e forse la neve.
venerdì 12 novembre 2010
legato
(and the little white dove
made with love
made with love
made with glue and a glove and some pliers)
respiri
mesciati alla musica
evaporano
sfumano i contorni
di ogni cosa intorno
compresa me
i confini si annullano
dove tutto è acqua
la corrente smuove
muove
e si muove...
...lascio che sia.
made with love
made with love
made with glue and a glove and some pliers)
respiri
mesciati alla musica
evaporano
sfumano i contorni
di ogni cosa intorno
compresa me
i confini si annullano
dove tutto è acqua
la corrente smuove
muove
e si muove...
...lascio che sia.
martedì 9 novembre 2010
sabato 6 novembre 2010
5 novembre
...in fondo un pò invidio gli alti e i bassi, sembrano sinonimo di una normale quotidianità, mentre io sono sintonizzata sui bassi, talmente bassi da essere bassifondi - e cosa potevo sperare visto il mio metro e coda di cavallo (per me i Vatussi hanno la testa tra le nuvole), che figuriamoci come si presenta quando ho un diavolo per capello e la casa è umida tanto che i funghi crescono sulle pareti (almeno porcini si spera), mi chiedo, sarebbe meno umida se fossi alta e magra e la vita fosse un pò più mia?... mia tua nostra, no, almeno vostra grazia vogliate perdonarmi se mi sforzo di sorridere un pò, ma voi vi alterate perchè sembro troppo contenta.
Se devo essere proprio sincera, l'ultima volta che sono stata Contenta credo di non rimembrarmela (ma si può coniugare così?), volendo potrei associarla a qualche ricordo d'infanzia che non ricordo più, così a caso facciamo quando ho mangiato lo zucchero filato. Non capisco perchè ancora mi piaccia, è terribile come lasci le dita a mò di carta moschicida, per la festa dei moscerini di paese... e ne avrei di racconti sui moscerini del mio paese d'infanzia... però oggi è il 5 novembre (pardon, siamo già al 6, ma questo è il racconto del 5). Ed io me lo ricordo ancora, ricordo ancora l'immagine come un quadro di Caravaggio, con quei colori incredibilmente veri da sentirne persino l'odore. E ancora mi colpisce. Mi fa lo stesso effetto...
...così...
...avrei voluto, almeno oggi, che ci fosse stata una piccola festa nel mio cuore. Ma poi c'è il minestrone quotidiano e soprattutto bisogna stare attenti a non sostare sotto le porte, fa nulla, è divertente addobbare manichini dagli occhi sognanti- al gelo- e però mi piace davvero, anche se sembra triste detta così, perchè l'inverno comincia a farsi sentire e siamo tutti un pò più tristi, in verità.
Sono seduta nella sala d'attesa di una stazione ed al binario 8 ci sono ritardi e qualche volta troppe pretese... pretese dimentiche che nelle sale d'attesa sostano sospiri e desideri e speranze dalle ali cangianti, fatine che scorazzano e litigano per le briciole con i piccioni, qualche brivido per il freddo imminente e ossa che scricchiolano per i dolori degli anni passati... e c'è tanta pazienza, tanta perchè l'amore esiste (e resiste) ancora, perciò i ritardi possono essere sopportati, finchè si ha il coraggio di sognare e di crederci un pò più di ieri. Un pò meno oggi, ma un pò di più domani...
Esattamente un anno fa.
Ecco perchè non si smette e si resta qui, a prendere il gelo e l'umido, pensando al vento ed alle nuvole, stagliate contro il cielo, in alto sopra il mare.
(dedicato a quel sogno improbabile e bellissimo)
(buon 5 novembre)
Se devo essere proprio sincera, l'ultima volta che sono stata Contenta credo di non rimembrarmela (ma si può coniugare così?), volendo potrei associarla a qualche ricordo d'infanzia che non ricordo più, così a caso facciamo quando ho mangiato lo zucchero filato. Non capisco perchè ancora mi piaccia, è terribile come lasci le dita a mò di carta moschicida, per la festa dei moscerini di paese... e ne avrei di racconti sui moscerini del mio paese d'infanzia... però oggi è il 5 novembre (pardon, siamo già al 6, ma questo è il racconto del 5). Ed io me lo ricordo ancora, ricordo ancora l'immagine come un quadro di Caravaggio, con quei colori incredibilmente veri da sentirne persino l'odore. E ancora mi colpisce. Mi fa lo stesso effetto...
...così...
...avrei voluto, almeno oggi, che ci fosse stata una piccola festa nel mio cuore. Ma poi c'è il minestrone quotidiano e soprattutto bisogna stare attenti a non sostare sotto le porte, fa nulla, è divertente addobbare manichini dagli occhi sognanti- al gelo- e però mi piace davvero, anche se sembra triste detta così, perchè l'inverno comincia a farsi sentire e siamo tutti un pò più tristi, in verità.
Sono seduta nella sala d'attesa di una stazione ed al binario 8 ci sono ritardi e qualche volta troppe pretese... pretese dimentiche che nelle sale d'attesa sostano sospiri e desideri e speranze dalle ali cangianti, fatine che scorazzano e litigano per le briciole con i piccioni, qualche brivido per il freddo imminente e ossa che scricchiolano per i dolori degli anni passati... e c'è tanta pazienza, tanta perchè l'amore esiste (e resiste) ancora, perciò i ritardi possono essere sopportati, finchè si ha il coraggio di sognare e di crederci un pò più di ieri. Un pò meno oggi, ma un pò di più domani...
Esattamente un anno fa.
Ecco perchè non si smette e si resta qui, a prendere il gelo e l'umido, pensando al vento ed alle nuvole, stagliate contro il cielo, in alto sopra il mare.
(dedicato a quel sogno improbabile e bellissimo)
(buon 5 novembre)
giovedì 4 novembre 2010
per chi resta
ci si chiede cosa si provi
o che colore abbia
in realtà è una sfumatura...
canta l'altoparlante in una stazione
canta numeri
canta luoghi
strascichi d'anime e bui
nei corridoi della notte e dell'addio
ascolto
ascolto quel sogno
fatto di velluto rovente
e lascio che mi bruci
che avvolga
che divori
prima che la brina
riempia i vuoti del cuore
prima che il viaggio
porti via quell'arcobaleno
tutti i suoi suoni
lontano
...ed i desideri
restano imbrigliati nel petto
memori di quei giorni
ebbri di quei colori
ancora vivi
nel tempo che manca
che mi manca...
(troverò la strada?
una foglia d'autunno mi è caduta tra le mani
calda del ricordo di un giallo
che ha tanto inseguito il sole)
o che colore abbia
in realtà è una sfumatura...
canta l'altoparlante in una stazione
canta numeri
canta luoghi
strascichi d'anime e bui
nei corridoi della notte e dell'addio
ascolto
ascolto quel sogno
fatto di velluto rovente
e lascio che mi bruci
che avvolga
che divori
prima che la brina
riempia i vuoti del cuore
prima che il viaggio
porti via quell'arcobaleno
tutti i suoi suoni
lontano
...ed i desideri
restano imbrigliati nel petto
memori di quei giorni
ebbri di quei colori
ancora vivi
nel tempo che manca
che mi manca...
(troverò la strada?
una foglia d'autunno mi è caduta tra le mani
calda del ricordo di un giallo
che ha tanto inseguito il sole)
accenti
Perchè le foglie d'autunno
suggeriscono il mare
l'andare di un treno
ne porta l'odore
nel colore dell'aria d'inverno
ancora solo annusato
il grigio delle ali di un gabbiano
(immagine dell'attesa)
tarda
ha smarrito il cammino
(...il via vai dell'inferno che si imbuca ad ogni festa
è dato dal non voler indossare quei maledetti occhiali rosa
pur non addicendosi il grigio alla mia carnagione...)
suggeriscono il mare
l'andare di un treno
ne porta l'odore
nel colore dell'aria d'inverno
ancora solo annusato
il grigio delle ali di un gabbiano
(immagine dell'attesa)
tarda
ha smarrito il cammino
(...il via vai dell'inferno che si imbuca ad ogni festa
è dato dal non voler indossare quei maledetti occhiali rosa
pur non addicendosi il grigio alla mia carnagione...)
giovedì 10 giugno 2010
Nel
La notte tesse
tessere per mosaici
pensieri ritorti
nei risvolti della realtà
che sta in quell'andatura
un pò sbronza all'alba
e che fa male alle ossa.
tessere per mosaici
pensieri ritorti
nei risvolti della realtà
che sta in quell'andatura
un pò sbronza all'alba
e che fa male alle ossa.
(la notte cuce ciò che l'alba scuce)
(viceversa)
martedì 8 giugno 2010
crasi
Ricordati di buttare il sale
sotto a quelle ruote
di quella bicicletta
mentre chiazzata di blu
con un dito toccavi l'asfalto
con l'anima il cielo
Spargilo bene
all'interno di quelle crepe
divorate dal rosso
aperte dal precipizio
scucite dall'odore dell'estate
che si mescola dentro
fuori e intorno
contro una sagoma nera
attraverso bianche tende
sopra i sassi roventi
nelle notti che nuotano nell'alcol
dietro gli angoli della memoria
e gonne bianche e scalze
appese a delle lenzuola
divise con acari sazi di pelle
e pelle e pelle e pelle
e fiato
sospiro
orgasmi
passati
presenti
futuri
reiterati nello stesso istante
ed in lungo
maledetto
bastardo
mai pago
perchè...
Ricordati di mangiare il sale
ma non metterlo
sulla lingua, no
sotto
proprio sotto
la via più veloce
per il cuore.
sotto a quelle ruote
di quella bicicletta
mentre chiazzata di blu
con un dito toccavi l'asfalto
con l'anima il cielo
Spargilo bene
all'interno di quelle crepe
divorate dal rosso
aperte dal precipizio
scucite dall'odore dell'estate
che si mescola dentro
fuori e intorno
contro una sagoma nera
attraverso bianche tende
sopra i sassi roventi
nelle notti che nuotano nell'alcol
dietro gli angoli della memoria
e gonne bianche e scalze
appese a delle lenzuola
divise con acari sazi di pelle
e pelle e pelle e pelle
e fiato
sospiro
orgasmi
passati
presenti
futuri
reiterati nello stesso istante
ed in lungo
maledetto
bastardo
mai pago
perchè...
Ricordati di mangiare il sale
ma non metterlo
sulla lingua, no
sotto
proprio sotto
la via più veloce
per il cuore.
venerdì 4 giugno 2010
non lo è mai
non è abbastanza
forse non lo è mai
la verità
che non nascondo e chiedo
-manifesto intellettuale-
ma è un boomerang
finisce sempre per tornare indietro
alterata dalla stratosfera
(sulla faccia.)
(ci vuole un pò di allenamento)
forse non lo è mai
la verità
che non nascondo e chiedo
-manifesto intellettuale-
ma è un boomerang
finisce sempre per tornare indietro
alterata dalla stratosfera
(sulla faccia.)
(ci vuole un pò di allenamento)
sabato 22 maggio 2010
Mi è stato regalato... un pensiero unito alla musica... in onore della teoria delle stringhe, secondo cui l'universo è costituito da corde sottilissime che vibrano... in onore della Musica, che ci permette di SENTIRLO, quell'universo...
http://
http://
giovedì 20 maggio 2010
nel mezzo che non so
Se ci fosse e se potessi
sarei nei pressi di un fiume
nel sole e... in quello specchio che si crea
la corrente che scorre
che porto dentro me
-così sarei lui
semplicemente-
ma è alla foce
il mio indirizzo
dove il tempo
lo spazio
non ha bussola
il sale
del mare
per un attimo
arretra
e sa
di essere parte di qualcosa
di quel momento
fuggevole
che apre la coscienza
come alcune essenze
o l'ebbrezza
nel bere colori e sapori
mescolati
ed indefiniti
in quell'attimo in cui il cielo
è dentro e sopra
in quel vento
che fa galleggiare le nuvole...
(...)
( se ci sono "modi" ed il "mio" è sempre "inadeguato"... non lo è verso me stessa...
Il bilico dentro/fuori presuppone il compromesso... e lacera.)
sarei nei pressi di un fiume
nel sole e... in quello specchio che si crea
la corrente che scorre
che porto dentro me
-così sarei lui
semplicemente-
ma è alla foce
il mio indirizzo
dove il tempo
lo spazio
non ha bussola
il sale
del mare
per un attimo
arretra
e sa
di essere parte di qualcosa
di quel momento
fuggevole
che apre la coscienza
come alcune essenze
o l'ebbrezza
nel bere colori e sapori
mescolati
ed indefiniti
in quell'attimo in cui il cielo
è dentro e sopra
in quel vento
che fa galleggiare le nuvole...
(...)
( se ci sono "modi" ed il "mio" è sempre "inadeguato"... non lo è verso me stessa...
Il bilico dentro/fuori presuppone il compromesso... e lacera.)
Appartenenze
(dis)equilibri,
frammenti,
soffitti sotterranei
mercoledì 19 maggio 2010
non impermeabile
le crepe si aggrovigliano
su quei muri
di quelle stanze
sempre più vuote
-tranne che per la sabbia estiva
così ostinata
i rimasugli dei fili
che legavano le conchiglie-
l' Amaro
è penetrato
attraverso
così in fondo
radicato
il peso
dell'esterno
spinge...
...e -lentamente-
mi piego
un origami
di cartapesta
(non so dargli un nome
a quel vuoto che
spesso
riempie il mio sottosuolo)
su quei muri
di quelle stanze
sempre più vuote
-tranne che per la sabbia estiva
così ostinata
i rimasugli dei fili
che legavano le conchiglie-
l' Amaro
è penetrato
attraverso
così in fondo
radicato
il peso
dell'esterno
spinge...
...e -lentamente-
mi piego
un origami
di cartapesta
(non so dargli un nome
a quel vuoto che
spesso
riempie il mio sottosuolo)
domenica 16 maggio 2010
E se...
Chissà
cosa dicono
o pensano
quelle labbra dischiuse
una piega della memoria
(rubata a chi sa)
in cui gli orli di seta
sono istantanee di sensazioni
racchiuse
e
confuse
in un improbabile
se...
(odorano non di vento, ma di notte, luna e vino?)
cosa dicono
o pensano
quelle labbra dischiuse
una piega della memoria
(rubata a chi sa)
in cui gli orli di seta
sono istantanee di sensazioni
racchiuse
e
confuse
in un improbabile
se...
(odorano non di vento, ma di notte, luna e vino?)
lunedì 10 maggio 2010
(nel mio quasi Dicembre)
[La pioggia le ha fatte cadere tutte quante
e dovresti sfogliarlo anche tu
è Novembre non vedi
il giallo umido sta sulle strade
non è un letto di morte...]
Sono le parentesi, a dare un senso a ciò che siamo?
Ho appuntato un asterisco tra le righe...
...continuo a perderli...
...semplicemente perchè non so cucire.
e dovresti sfogliarlo anche tu
è Novembre non vedi
il giallo umido sta sulle strade
non è un letto di morte...]
Sono le parentesi, a dare un senso a ciò che siamo?
Ho appuntato un asterisco tra le righe...
...continuo a perderli...
...semplicemente perchè non so cucire.
venerdì 30 aprile 2010
twinkle
piccoli demoni
portati dal vento
carico di certi odori
forse in frammenti così piccini...
sembrano picchiettati su un piano
e cantati su un filo di pelle
ma vissuti mai
ed immaginati sempre
scorrere
correre...
ma sai che il grano
non è poi così giallo
i riflessi sui capelli
sono rossi
è tiepido
soffia
senza vento
senza amore
e poi
in fondo
a quell'emozione
attraverso
quelle note
vorrei che le sentissi
anche tu
...
portati dal vento
carico di certi odori
forse in frammenti così piccini...
sembrano picchiettati su un piano
e cantati su un filo di pelle
ma vissuti mai
ed immaginati sempre
scorrere
correre...
ma sai che il grano
non è poi così giallo
i riflessi sui capelli
sono rossi
è tiepido
soffia
senza vento
senza amore
e poi
in fondo
a quell'emozione
attraverso
quelle note
vorrei che le sentissi
anche tu
...
sabato 27 febbraio 2010
Sweet Madness...
Quel dolcissimo buio blu... era solo mio... era mio e l'ho amato e poi... non dimentico. Rivivo, non rinnego... Non tornerà, ma ricorda come a volte... il tempo si ferma davvero... resta tutto sospeso, appeso... ed il respiro della persona che ti sta vicino è l'unica cosa per cui senti di poter esistere, resistere... fuori nulla, dentro... l'infinito.
Sweetness, blue darkness...
...sweet madness...
...goodbye.
Soffia.
Sui petali che si aprono...
...soffia.
Tra macchie di margherita e cielo oltre il mare, oltremare...
...ancora, soffia.
Quella chiave antica, sotto le radici... pensavo fosse perduta!
L'ho ritrovata...
(il solletico dell'erba sotto i piedi... come quando ero bambina... e correvo scalza!
Salta nelle pozzanghere e guarda tutto a testa in giù, come un tempo Alice fu...)
Sweetness, blue darkness...
...sweet madness...
...goodbye.
Soffia.
Sui petali che si aprono...
...soffia.
Tra macchie di margherita e cielo oltre il mare, oltremare...
...ancora, soffia.
Quella chiave antica, sotto le radici... pensavo fosse perduta!
L'ho ritrovata...
(il solletico dell'erba sotto i piedi... come quando ero bambina... e correvo scalza!
Salta nelle pozzanghere e guarda tutto a testa in giù, come un tempo Alice fu...)
domenica 21 febbraio 2010
Non ha nulla a che vedere con le mie "poesie"... (o come più vi aggrada etichettarle), ma questo è il cane più dolce dell'universo e si chiama Zeus. Come il re degli dei... è il cagnone dei cagnoni. Svariati Kg di dolcezza pelosa. Occhi capaci di far concorrenza all'innalzamento della temperatura per lo scioglimento dei ghiacciai. Ed è un mio amico.
Tutto qui.
Oggi dormiva dentro la vasca da bagno.
Non ho resistito e nonostante il mio grezzo modo di far fotografia ( e gli ancor più grezzi mezzi che ho a disposizione)...
...ho fatto numerosi scatti... ...che posizione "comoda"!
BELLISSIMO.
lunedì 8 febbraio 2010
Saturno
mentre scorrono
e tutto dovrebbe essere
come un filo di perle
ponderate e misurate
-musicate-
più sotto la pelle
fa i suoi giri a spirale
i suoi sussulti
confondono
-rincorrono-
nuvole ad onde
e forse lucciole
riflesse nell'acqua
di giorni assolati
...
(è un'orchestra
ma ogni musicista
vuol essere solista...)
e tutto dovrebbe essere
come un filo di perle
ponderate e misurate
-musicate-
più sotto la pelle
fa i suoi giri a spirale
i suoi sussulti
confondono
-rincorrono-
nuvole ad onde
e forse lucciole
riflesse nell'acqua
di giorni assolati
...
(è un'orchestra
ma ogni musicista
vuol essere solista...)
giovedì 4 febbraio 2010
(ri)Sentimento
Dentro una zuccheriera
una zuccheriera a forma di zucca
-buffa sì-
che dovevo decorare un tempo
("chissà se riesci a rendere quell'effetto" mi disse)
ci sono frammenti di spazio tempo
odorano e poi
su un biglietto di carta
"grazie magica voce"
( un'iniziale)
Lo nascose e poi lo nascosi io
di modo che venisse trovato due volte
Il motivo per cui
dopo la prima sciarpa
dissi basta
vedi come si ricomincia?
solo un buco nella maglia
ed è un attimo
ri(s)cucire
riaprire
ri-sentire
di nuovo quell'orlo
quell'orlo d'abisso
(tutto sa di sale)
una zuccheriera a forma di zucca
-buffa sì-
che dovevo decorare un tempo
("chissà se riesci a rendere quell'effetto" mi disse)
ci sono frammenti di spazio tempo
odorano e poi
su un biglietto di carta
"grazie magica voce"
( un'iniziale)
Lo nascose e poi lo nascosi io
di modo che venisse trovato due volte
Il motivo per cui
dopo la prima sciarpa
dissi basta
vedi come si ricomincia?
solo un buco nella maglia
ed è un attimo
ri(s)cucire
riaprire
ri-sentire
di nuovo quell'orlo
quell'orlo d'abisso
(tutto sa di sale)
domenica 31 gennaio 2010
(per certi versi)
E se le avessi detto di smetterla con quella tortura alle sue mani, quel suo mangiarsi le unghie, con le ferite che inevitabilmente poi si formano e con quel freddo, che tanto le rende fragili e rosse?
Le avrei messo del pepe. Sì, pepe nero, sulle dita. Io, giuro, l'avrei fatto.
Lo faccio, nei pensieri, di tanto in tanto... cullandomi nel sogno delle tutte (quasi) possibili conseguenze...
Nella realtà... ci sono limiti, per certi versi, invalicabili. O forse, per certe circostanze.
(o forse ruoli, o vincoli, o... oh! dannazione...)
Le avrei messo del pepe. Sì, pepe nero, sulle dita. Io, giuro, l'avrei fatto.
Lo faccio, nei pensieri, di tanto in tanto... cullandomi nel sogno delle tutte (quasi) possibili conseguenze...
Nella realtà... ci sono limiti, per certi versi, invalicabili. O forse, per certe circostanze.
(o forse ruoli, o vincoli, o... oh! dannazione...)
mercoledì 27 gennaio 2010
Sshhh... sulle punte...
[Ma le etichette non si mettono ai vestiti? A me piace camminare nel fango... perchè è quando ci si sporca, che si vive...]
Tra più soffi di nebbie
seppur smarrita
l'argentea Luna filtra...
...candidi fili afferrano
quei lembi di fumo
sottili...
(capita di perdersi, alcune notti, ad osservare, languidamente, questa danza antica)
Confusa e conFusa
di gatta e di matta...
Tra più soffi di nebbie
seppur smarrita
l'argentea Luna filtra...
...candidi fili afferrano
quei lembi di fumo
sottili...
(capita di perdersi, alcune notti, ad osservare, languidamente, questa danza antica)
Confusa e conFusa
di gatta e di matta...
Appartenenze
(dis)equilibri,
frammenti,
soffitti sotterranei
lunedì 18 gennaio 2010
(un'idea di nostalgia?)
Mi piaceva sognare di poter fare una chiacchierata con lei e parlare di tante cose, come due vecchie amiche, e mi accontentavo di questo... di qualche parola davanti ad un caffè, mentre distrattamente sognavo che fosse la sua pelle quello zucchero che ne toglieva l'amaro... non potevo avere nient'altro... ed era semplicemente tutto ciò che desideravo. E' così amaro, il mio caffè...
mercoledì 13 gennaio 2010
In mezzo a questo (r)Umore
che poi è come se la rosicchiasse
-quella parete, intendo-
(parentesi)
dattilografata dalle ombre
_sussurrata_
alle viscere
mentre percepisco
vibrazioni dense e basse
in mezzo a questo c'è
(stato)
un profumo
viene da una finestra
_percepita_
quando risuona nel petto
un violino
la si guarda
(attraverso)
e si può vedere
E' un istante...
E c'è...
Ciò che la mia mano non osa toccare
e che incautamente
il mio cuore
può
solo
(...)
-quella parete, intendo-
(parentesi)
dattilografata dalle ombre
_sussurrata_
alle viscere
mentre percepisco
vibrazioni dense e basse
in mezzo a questo c'è
(stato)
un profumo
viene da una finestra
_percepita_
quando risuona nel petto
un violino
la si guarda
(attraverso)
e si può vedere
E' un istante...
E c'è...
Ciò che la mia mano non osa toccare
e che incautamente
il mio cuore
può
solo
(...)
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