Se ci fosse e se potessi
sarei nei pressi di un fiume
nel sole e... in quello specchio che si crea
la corrente che scorre
che porto dentro me
-così sarei lui
semplicemente-
ma è alla foce
il mio indirizzo
dove il tempo
lo spazio
non ha bussola
il sale
del mare
per un attimo
arretra
e sa
di essere parte di qualcosa
di quel momento
fuggevole
che apre la coscienza
come alcune essenze
o l'ebbrezza
nel bere colori e sapori
mescolati
ed indefiniti
in quell'attimo in cui il cielo
è dentro e sopra
in quel vento
che fa galleggiare le nuvole...
(...)
( se ci sono "modi" ed il "mio" è sempre "inadeguato"... non lo è verso me stessa...
Il bilico dentro/fuori presuppone il compromesso... e lacera.)
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