E le canzoni che vorrei poter cantare
sono qui
in una trappola tra me ed il soffitto
che sa chi siamo tutti
ed io e te
il resto del mondo anche
le ciglia fragili di cristallo
lacrime salate
perchè sono tali
com'è vero il calore
ed il male, il mare
e l'eco tra me
il soffitto
e Dio
tra me
il soffitto
e te
Nel sottosuolo
della pische
del solo
essere
umani
piccoli
inutili
fragili
Ma veri, come il vento
l'eco
e Dio
ad ognuno il suo di Dio
il suo di Io
ma
le braccia aperte
lasciano sospesi
i fiati.
(suoni, suoni, suoni)
Tra me
il soffitto
e
te.
sabato 28 novembre 2009
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GRandiosi versi,buona giornata Morgana.
RispondiEliminaSi sente l'eco....
RispondiEliminafatina buon fine settimana.
Grazie per la vostra visita...
RispondiEliminaChiedo scusa per la polvere, rimedierò.
le rime son noiose, preferisco perdermi tra le nebbie d'un soffio. ti sorrido :)
RispondiEliminaUn soffitto. Il mio soffitto ha i buchi. E la controsoffittatura, dove amo crogiolarmi, tumulandomi.
RispondiEliminaLe eco rimbomnbano nel controsoffitto, ove mi crogiolo.
Contro Un Soffito Io a Braccia Divaricate.
RispondiEliminaChe Bello Poter Cantare Pur Essendo Stonati.
ChisseneFrega!
Son Qui Come Adito.
Un Sorriso.
@ Squilibrato
RispondiEliminaSono le eco, che tumulano?
@ naimablu
Tra più soffi di nebbie io sono ancora smarrita...
@ La scatola dei sensi
Bhe, i tuoi versi hanno una melodia per nulla stonata, sai?