giovedì 4 febbraio 2010

(ri)Sentimento

Dentro una zuccheriera
una zuccheriera a forma di zucca
-buffa sì-
che dovevo decorare un tempo
("chissà se riesci a rendere quell'effetto" mi disse)
ci sono frammenti di spazio tempo
odorano e poi
su un biglietto di carta
"grazie magica voce"
( un'iniziale)

Lo nascose e poi lo nascosi io
di modo che venisse trovato due volte



Il motivo per cui
dopo la prima sciarpa
dissi basta
vedi come si ricomincia?
solo un buco nella maglia
ed è un attimo
ri(s)cucire
riaprire
ri-sentire
di nuovo quell'orlo

quell'orlo d'abisso

(tutto sa di sale)

24 commenti:

  1. Dolci carezze
    e sul viso una perla che sa di sale.

    Un bacio fatina.
    Questo post è bellissimo, chiaramente confuso e magico.

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  2. Gli ingredienti ci son tutti, ovviamente il più presente, e anche il più importante, sei Tu.
    Tu, con i tuoi colori, con il profumo di quei colori, con la presenza di quei ricordi e con tutta la magia che puoi e che sai.
    Magia, sei.

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  3. Un orlo da dispiegare, stirare come un filo sottile ma resistente, per camminare sopra l'abisso.

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  4. "Risentirsi" è parola sì strana: avercela con qualcuno o essere capaci di nuovo di ascoltare se stessi?

    Torque

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  5. @ naimablu
    Grazie, spero di avere davvero, ancora, magia da regalare :)

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  6. @ Dekker
    Dici bene, dovrei usarlo per camminarci sopra: ma prima devo prendere lezioni di equilibrismo!!! ;)

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  7. @ Torque
    Ricordare è un "riaccordare". Come per uno strumento musicale esistono diverse accordature, si deve ritornare in un particolare stato d'animo... per potere risentire e, di conseguenza, risentirsi.
    Senza questa strana e contorta metafora che magari non si capisce (però fa veramente scena) la risposta è: entrambi i significati. E forse di più. Basta mescolare il transitivo, il riflessivo e l'intransitivo, come i colori di una tavolozza et voilà: non si capisce un accidente!!!
    Sono stata abbastanza chiara, signor inquisitore?
    :)

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  8. Intanto tendilo, il filo sull'abisso. Quella dell'equilibrismo, come ogni 'tecnica', si impara in fretta ;)

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  9. Non è la chiarezza che si cerca qui, ma l'impulso, il fonema, l'atto creativo, ben venga l'accidente che non si capisce, le strane e contorte metafore, poi ovviamente dietro le parole c'è la consapevolezza (o la follia) di chi le ha scritte, e queste parole sono sue, a cui si può solo piegarsi e aggiungere, o tacere e forse assimilare.

    Torque

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  10. @ Dekker
    Ci proverò... :)


    @ Torque
    ...non so se il mio sia un atto creativo o qualcos'altro... per me è solo fondamentale condividere... scambiare... lasciare uno spunto o solo un sorriso, anche una lacrima perché no... sì sono mie... ma anche di chi le vuole raccogliere o accogliere... ed in qualche modo farle sue.
    ...

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  11. il dolore è così tanto?

    Torque

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  12. @ Torque
    Il dolore c'è e ci sarà sempre; magari il tempo lo sminuirà, ma, consapevolmente, ho scelto di "riaccordarlo", semplicemente perché tenerlo vivo mi aiuta a non morire. Insegna. Suggerisce. A volte lenisce, in realtà.
    Sono sempre stata convinta che passarci attraverso (e farlo pienamente) sia una via... non chiedermi per dove, perché non lo so.
    Ma... credo che tu sappia, queste cose.

    ...

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  13. Credo ne valga la pena ;)
    (Grazie per la segnalazione a proposito dell'avatar!!! Ho provveduto a reimpostare l'account in modo segnali il link ;) )

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  14. Sì, credo di saperle.

    ...

    grazie del the e a presto
    Torque

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  15. i post che non riesco a comprendere o che devo interpretare sono i migliori!

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  16. Avrei bisogno anche io di una sciarpa... magari di lana, anche se bucata. Intanto me la annodo a cappio e tiene caldo lo stesso. Il gelo che ghiaccia anche le ossa è interminabile.

    @215: anche secondo me.

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  17. @ 215 e Squilibrato
    Ehi! Accidenti non si capisce davvero un accidente?
    PS: Squili, insomma, tu sei ipercriptico...!!!

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  18. Hihi, hai ragione. Non è vero che non si capisce un accidente. E' che ci sono sensazioni o emozioni talmente proprie che le si scrivono come si sentono o si percepiscono. E c'è liberissima interpretazione.
    E' interessante l'ipercripticità. Lo sono compulsivamente.

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  19. Ti rileggo e risorrido e mi rispuntano lacrime di ricordi annodati sgranati ricuciti e riascoltati eall'infinito... ti rileggo e risorrido... e mi riallineo a 215 e Squilibrato :)
    Ri-Aria

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  20. @ Squilibrato
    Sei un ipercriptco compulsivamente ossessivo.
    :)

    @ FrammentAria
    Che ti ci metti anche tu? Scherzo, sono contenta che tu abbia potuto sentire e ricordare attraverso le mie parole. E' proprio questo lo scopo, in realtà!

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  21. le cripte sono umide, scure e ci si nasconde bene, alle volte ci si nasconde per fuggire un fato avverso, come succedeva in passato.
    un concetto criptico è lo stesso, ti ci nascondi fino a quando un tombarolo non ti scopre.

    Il the è sempre gradito, grazie ancora dell'ospitalità.

    Torque

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  22. @ Torque
    Vedo che il the è di tuo gradimento. Descrivine il sapore. Sei un tombarolo, per caso?
    :/

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  23. Forse, per citare t(h)e, uno che cammina guardando dappertutto meno che avanti.
    Il sapore del the?
    Familiare, ma sconosciuto. Credo.

    Ciao.

    T.

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